Le malattie sessualmente trasmissibili sono uno dei nostri nemici più subdoli: spesso, infatti, si manifestano solo dopo un lungo tempo di incubazione e talvolta non hanno dei sintomi chiari, che possano farci scattare un campanello d’allarme. Per questo è importante imparare a riconoscerle, così da diagnosticarle per tempo e avere più chance di riuscire a contrastarle.
Sono tantissimi, infatti, gli italiani che ogni anno contraggono una malattia sessualmente trasmissibile, e non è solo il caso delle più conosciute: stiamo parlando di virus HIV, sifilide e tubercolosi, che negli ultimi anni sono tornate a crescere.
Quelle che gli specialisti in andrologia si trovano ad affrontare quotidianamente sono invece patologie che non hanno alcun sintomo evidente: molte delle persone che ne sono colpite non se ne rendono neppure conto, e continuano ad avere una vita normale nonostante questo possa mettere a rischio la loro fertilità, la loro salute e anche quella dei loro partner.
Per questo il metodo più efficace per prevenire il contagio dalle malattie sessualmente trasmissibili è conoscere bene il proprio partner, ma soprattutto usare sempre il preservativo durante i rapporti.
Qui di seguito, poi, trovate una breve guida a sintomi, conseguenze e terapie per alcune delle malattie più diffuse a carico dell’apparato riproduttore maschile:
Sintomi: dolore ai testicoli e quando si fa la pipì e secrezioni bianche o giallastre dal pene; nella maggior parte dei casi, però, la malattia non presenta sintomi.
Conseguenze: ingrossamento della prostata che può sfociare in infertilità
Terapia: antibiotica, sono indicati Azitromicina e Doxicillina.
Sintomi: 7 uomini su 10 non manifestano sintomi della tricomoniasi, che si riscontra quando ci sono arrossamenti o irritazioni della punta del pene; inoltre sono possibili secrezioni di colore verdastro.
Conseguenze: prostatite e epididimite (un’infiammazione dei testicoli).
Terapia. Metronidazolo (chemioterapico a basso dosaggio).
Il papilloma virus umano si trasmette per contatto, perciò l’uso del preservativo protegge solo il pene. Negli ultimi 10 anni le infezioni d papilloma virus sono aumentate del 40% a causa dei rapporti occasionali, spesso non adeguatamente protetti.
Sintomi: verruche nella zona genitale e perianale a volte microscopiche, che possono essere bianche, rosa o color porpora, appuntite oppure piatte.
Conseguenze: alcuni ceppi particolari di HPV possono favorire l’insorgenza di tumori al pene e alla zona anale-rettale. Nella donna l’HPV è uno dei principali responsabili del tumore al collo dell’utero.
Terapia: ancora non esiste una cura definitiva per l’infezione da papilloma virus HPV, ma le verruche possono essere trattate con la laser vaporizzazione o con l’exeresi chirurgica. I casi di recidiva sono numerosi: la condilomatosi si ripresenta nell’80% dei casi, soprattutto nei ceppi 6-16-18 individuati attraverso l’esame di tipizzazione del Dna con prelievo del secreto uretrale.
L’Epatite B è almeno 100 volte più infettiva dell’HIV, perciò è consigliabile rivolgersi al medico per eseguire il vaccino antiepatite
Sintomi: dolori muscolari, febbre, urina di colore scuro, nausea, ittero (che si manifesta con la colorazione giallastra di occhi e pelle).
Conseguenze: molti casi di Epatite B si risolvono spontaneamente, ma a volte possono degenerare in patologie del fegato: il 6 %delle persone colpite da questa malattia sviluppa infezioni croniche mortali.
Terapia: non ci sono cure, ma la somministrazione di alfa-interferone 2B può attenuare i sintomi.
La gonorrea si può trasmettere attraverso i rapporti sessuali, il sesso anale e quello orale.
Sintomi: in più del 25% dei casi la gonorrea non presenta sintomi, altrimenti questi sono secrezioni giallo-verdastre dal pene e dolori frequenti quando si fa pipì.
Conseguenze: se trascurata, può portare alla sterilità.
Terapia: antibiotica (Cefoxitima e Ciprofloxacina).
L’Herpes genitale si diffonde per contatto, dunque anche l’uso del preservativo non è sufficiente per assicurare una protezione completa; inoltre questa malattia aumenta le probabilità di contrarre il virus dell’HIV quando si hanno rapporti sessuali non protetti.
Sintomi: evidenti solo in 3 casi su 10, sono piccole lesioni a forma di bolla che si ulcerano nella zona dei genitali, prurito e dolore intenso, rossore.
Conseguenze: il virus può diffondersi, per contatto, anche su altre parti del corpo come viso e occhi.
Terapia: farmaci antivirali come Acyclovir, Valacyclovir e Famcyclovir, possono essere di aiuto allo stadio iniziale.
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